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Profumi, sapori, essenze e colori

Il museo

La Sardegna è una terra dalla natura ancora in gran parte incontaminata, attenta al paesaggio e all’integrità dei territori all’insegna di in equilibrio tra natura e artificio.

Profumi, sapori, essenze e colori

La Sardegna è una terra dalla natura ancora in gran parte incontaminata, caratterizzata da un clima molto caldo e poco piovoso; ciò, oltre a donare all’Isola un’innegabile bellezza, l’ha anche resa il luogo ideale per produzione di piante ed erbe aromatiche. I profumi e i sapori di queste piante da secoli fanno parte della produzione locale: frutti, foglie, fiori, semi e radici sono impiegate per arricchire piatti tipici e dare vita a vini, liquori e distillati.

Quando nel 1855 Garibaldi si trasferì a Caprera, ebbe inizio sull’isola una produttività mai sperimentata prima e avvennero le prime trasformazioni del paesaggio, fino allora dominato unicamente dalle colline granitiche della macchia mediterranea.

Il Generale studiò libri specifici per razionalizzare l’agricoltura della sua fattoria e si dedicò personalmente alla vita dei campi, installando un sistema di drenaggio delle acque coltivando un orto ed impiantando una vigna lungo un pendio. Nacque una vera e propria azienda agricola organizzata per trarre dalla terra il sostentamento per la famiglia e i commilitoni che vivevano e collaboravano con il Generale.

Compendio Garibaldino, Caprera

Compendio Garibaldino, Caprera

Tra le colture più diffuse.

Nel corso dei secoli la Sardegna ha continuato a rivolgere una grande attenzione al paesaggio e all’integrità dei territori e, grazie alle caratteristiche morfologiche di alcune zone e a tradizionali tecniche di coltivazione e lavorazione delle materie prime, si è distinta in alcune produzione agroalimentari.

La viticultura e l’olivicoltura rappresentano da millenni le principali colture arboree dell’isola, costituiscono una suggestiva componente del paesaggio e producono prodotti di pregiatissime qualità.

Attualmente la Sardegna vanta il primato a livello nazionale della produzione di zafferano: la rara e preziosa pianta è coltivata, raccolta e lavorata nel sud dell’isola ed è caratterizzata da stimmi lunghissimi e colorati.

La coltura del carciofo è presente sin dal periodo dei Fenici ed oggi, oltre a rappresentare un cardine dell’agricoltura isolana, è riconosciuta con il marchio di denominazione di origine protetta.

Uliveto del Compendio Garibaldino

Uliveto del Compendio Garibaldino

I parchi cittadini.

Il volume “L’Italia dei Giardini”, redatto dal Touring Club Italiano in collaborazione con l’Associazione Parchi e Giardini d’Italia, ha censito e selezionato fra le bellezze in equilibrio tra natura e artificio l’Orto Botanico di Cagliari, il Parco Aymerich ed il Parco di Monserrato.

Aloe nel Giardino orto botanico di Cagliari

Aloe nel Giardino orto botanico di Cagliari

L’Orto Botanico di Cagliari, fondato dal medico Patrizio Gennari e progettato dall’architetto Gaetano Cima, fu inaugurato nel 1866 ed occupa un’area archeologica contraddistinta da un sistema di pozzi, antiche cisterne e vasche. L’Orto dei Semplici, che ospita piante officinali e specie aromatiche, è stato progettato per essere fruibile anche dai non vedenti.

Il Parco Aymerich, a Laconi, custodisce fra rocce calcaree, grotte naturali e sorgenti anche il rudere di un castello appartenuto agli ultimi feudatari della zona. Tra la fitta vegetazione, ricca di pini d’Aleppo, lecci, pioppi e allori si annoverano anche un eccezionale esemplare di cedro del Libano, varietà di orchidee sarde e un giardino di piante esotiche.

I sei ettari del Parco di Monserrato, a Sassari, furono trasformati da Giovanni Antonio Sanna con una serie di opere architettoniche: il tempietto delle acque la fontana del ninfeo e la fontana delle rane. Tra le chiome di palme, agrumi, olivi, melograni, magnolie, cipressi, salici, lecci, tigli, pini, ippocastani e siepi di lentisco si scorgono suggestive viste prospettiche della città.