UR – Unità resistenti è il titolo della mostra di Leonardo Boscani che sarà inaugurata mercoledì 6 agosto alle 19.30 presso la Pinacoteca Nazionale di Sassari.
L’appuntamento è la prima delle numerose tappe previste dal Progetto Tappeti urbani. Arti visive e musica tra mito e design, con il quale la Direzione Regionale Musei nazionali Sardegna si è aggiudicata in primavera il progetto “Il Museo Rigenera”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Il progetto vede nei musei un motore di rigenerazione urbana attraverso arte e cultura.
In mostra il lavoro di Boscani sui temi del rinnovamento della tradizione di artigianato artistico della Sardegna e della rigenerazione urbana attraverso l’arte e la cultura. E poi bozzetti, studi, tele dipinte a pastello, a mostrare come nasce e si sviluppa il lavoro dell’artista. Nelle opere il passato mitico s’incontra con altri miti e altre narrazioni, quelle dell’Africa che popola il centro storico di Sassari, e quelle di una ‘sardità in purezza’ dell’entroterra nuorese.
L’iniziativa è pensata e accolta da due importanti luoghi della cultura regionale: la Pinacoteca Nazionale di Sassari e il Museo Archeologico Nazionale “G. Asproni” di Nuoro. I contesti dei due musei sono diversi, ma entrambi hanno l’obiettivo di coinvolgere le comunità locali in percorsi artistici condivisi, riqualificare spazi urbani marginalizzati e trasformarli in luoghi di incontro e bellezza, riflettendo insieme sul tema delle identità.
Boscani è da tempo impegnato a sviluppare una riflessione sul mito della Sardegna nuragica. Nel rievocare, in modo ironico, quel passato, l’artista compie un atto d’amore verso la sua terra, offrendoci uno sguardo inedito sul presente. I suoi personaggi, piccoli guerrieri cosmici e mufloni colorati, diventano simboli di una Sardegna che sa ironizzare su se stessa e pensarsi proiettata verso il futuro, andando al di là delle visioni stereotipate o distorte dell’odierna cultura sarda.
Nasce così un nuovo immaginario per il design, che anima gli arazzi in lana sarda, realizzati con tecniche tradizionali da Sartapp, azienda di Samugheo, centro d’eccellenza per la tessitura isolana; e che decora le antichissime pietre basaltiche di Suni, anch’esse trasformate in prezioso oggetto d’artigianato artistico grazie all’incisione laser (che cura Carmelo Logias).
La mostra sarà visitabile fino al 15 novembre e rappresenta il primo passo, in attesa che, nei prossimi mesi, questo immaginario condiviso sbarchi all’esterno dei musei, per dar vita, sempre sotto la guida di Leonardo Boscani, agli altri tappeti urbani, installazioni artistiche che collegheranno luoghi della cultura e spazi pubblici da riqualificare.
L’esposizione avrà una seconda tappa a Nuoro, dove verrà trasferita a fine anno.
