Caccia alle streghe, per scoprire il mistero più nero e la magia nelle opere d’arte…divertendosi
Tra Ognissanti e il Giorno dei defunti cade la ricorrenza che è conosciuta nel mondo come Halloween; in Sardegna questo momento ha tanti nomi e declinazioni, ma fondamentalmente prevede, oltre alla tradizionale ‘cena dei morti’, anche abitudini più giocose e scherzose, adatte ai più piccoli, che passano di casa in casa con la richiesta di una piccola offerta di frutta e dolci ‘per le anime’.
Un momento di stretta vicinanza tra questo mondo e l’altro, dunque, con i morti che tornano a trovarci. Ma l’argomento magia e stregoneria è stato anche un irresistibile richiamo per la storia dell’arte, e la Pinacoteca Nazionale di Sassari possiede – su questo tema – due opere di assoluta importanza. Si tratta delle due ceroplastiche del grande scultore Gaetano Giulio Zumbo (fine XVII secolo), rappresentanti appunto soggetti legati alla stregoneria, argomento in voga in un secolo come il Seicento, percorso da atroci guerre e ancor più atroci pestilenze.
Per raccontare queste opere il museo ha, da ormai due anni, un collaudato progetto di didattica museale, dal titolo ‘Caccia alle streghe’; proposto normalmente per le scuole, con le quali ha grande successo, il laboratorio viene offerto domenica 3 novembre, in occasione della consueta ‘Domenica al Museo’, con ingresso gratuito, alle famiglie.
Spazio dunque alla scoperta di opere d’arte … spaventosissime e alla lotta contro il maleficio, che si combatte con scudi d’argento – da costruire come puzzle – sciarade, filastrocche, ed enigmi da sciogliere: cosa che sarà possibile solo se si sarà stati attenti a osservare bene e memorizzare artisti ed opere d’arte.