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Altare di Monte d’Accoddi – Il tempio megalitico che ha resistito al tempo

Il museo

L’Altare Monte d’Accoddi, una struttura antichissima situata nei pressi della città di Sassari è un luogo che ha incantato ed affascinato generazioni di viaggiatori e studiosi.

Altrare Monte d’Accoddi – Il misterioso tempio preistorico della Sardegna

Immerso in un paesaggio caratterizzato da colline verdi e dalla vista sul mare, l’Altare Monte d’Accoddi

è un’antica costruzione prenuragica, considerata unica in Europa e nel Mediterraneo. Questo antico monumento, che si erge imponente sulla cima di una collina, è stato a lungo oggetto di studio ed interesse per gli archeologi e gli appassionati di storia antica.

Le prime tracce di questa imponente struttura risalgono al neolitico, quando si pensa venisse utilizzata come santuario religioso. Il suo stile architettonico unico e l’importanza dei materiali utilizzati, come la pietra, il granito e l’argilla, dimostrano che l’Altare Monte d’Accoddi avesse un ruolo di grande rilievo nella vita delle antiche popolazioni sarde. La sua funzione esatta, tuttavia, è ancora oggetto di dibattito tra gli studiosi.

Tra cielo e terra: l’architettura simbolica dell’Altare di Monte d’Accoddi e la sua connessione con il mondo divino

Secondo alcuni archeologi, l’Altare Monte d’Accoddi era un luogo di culto dedicato alla fertilità e alla fecondità. La forma a terrazza dell’altare, infatti, potrebbe simboleggiare il ventre di una donna incinta, mentre le colonne megalitiche che lo circondano potrebbero rappresentare il sostegno della comunità alla madre che porta in grembo la vita.

Altri studiosi suggeriscono che l’Altare Monte d’Accoddi fosse utilizzato per la celebrazione di riti funerari. La presenza di resti umani all’interno dell’area cerimoniale suggerisce che l’altare fosse un luogo di sepoltura e commemorazione dei defunti.

Altri ancora credono che l’Altare Monte d’Accoddi fosse utilizzato per scopi astronomici, come un osservatorio per la registrazione dei movimenti celesti. La piattaforma superiore dell’altare, infatti, è perfettamente orientata rispetto ai punti cardinali e potrebbe essere stata utilizzata per l’osservazione delle stelle e dei pianeti.

La tecnologia megalitica dell’Altare Monte d’Accoddi

L’Altare Monte d’Accoddi è un esempio straordinario di architettura megalitica, una tecnica di costruzione che utilizza grandi blocchi di pietra per creare monumenti e strutture di grande valore artistico e storico. La maestria tecnica necessaria per costruire un tale monumento dimostra l’ingegno e la creatività delle antiche popolazioni che lo hanno costruito.

La particolarità di questa struttura risiede nella sua forma a terrazza. Sono 40 i metri che bisogna percorrere su una maestosa rampa per arrivare fino all’enorme altare – che ricorda le “ziqqurath” orientali- sormontato da una piattaforma rettangolare rialzata.

Intorno, villaggi di capanne, domus de janas e due grandi menhir, posti uno di fronte all’altro, che sembrano quasi sfidarsi in un gioco di equilibrio e potenza.

I gradini per arrivare all’altare sono piuttosto ripidi e il loro numero complessivo supera le cento unità. Salire questa scalinata richiedeva dunque uno sforzo fisico considerevole, il che fa supporre che l’accesso all’Altare non fosse permesso a tutti, ma solo a coloro che erano degni di partecipare ai rituali che vi si svolgevano.

Una volta in cima però, la sensazione è quella di trovarsi tra terra e cielo, tra il mondo umano e quello divino. E il panorama vi lascerà senza fiato.

La leggenda dell’Altare Monte d’Accoddi

Esistono diverse leggende e tradizioni popolari legate all’Altare Monte d’Accoddi, che risalgono all’epoca preistorica in cui fu costruito.

Una di queste leggende racconta che l’altare sia stato costruito dal dio del sole e della fertilità, con l’aiuto degli uomini, per celebrare la creazione della vita sulla Terra. Si dice che il dio del sole abbia scelto quel luogo perché la sua energia spirituale era particolarmente intensa, grazie alla presenza di un fiume sotterraneo che scorreva nelle vicinanze.

Secondo un’altra leggenda, l’Altare sarebbe stato costruito dai giganti, creature leggendarie di grande forza e potere, che utilizzavano le loro abilità per costruire monumenti e strade imponenti. Si racconta che i giganti avrebbero impiegato solo una notte per costruire l’altare, impilando le pietre con facilità sovrumana.

Una terza leggenda racconta invece di un legame tra l’Altare Monte d’Accoddi e il culto della dea della luna. Si dice che la dea si presentasse di notte ai fedeli che si riunivano sull’altare per celebrare i riti religiosi, illuminando la piattaforma con la sua luce argentea.

Queste leggende e tradizioni popolari, sebbene non abbiano una base storica, testimoniano l’importanza e il fascino che l’Altare Monte d’Accoddi ha avuto per le popolazioni che hanno abitato la Sardegna in epoca preistorica. L’altare ha rappresentato per loro un luogo sacro, in cui celebrare i cicli della vita e della morte, la fertilità e la spiritualità.

L’Altare Monte d’Accoddi ha una storia misteriosa ed affascinante che lo rende un luogo suggestivo ed emozionante da visitare. Se siete amanti della storia antica, della cultura e della bellezza è senza dubbio una tappa che non potete perdere durante la vostra visita in Sardegna. Questo straordinario monumento vi trasporterà in un’altra epoca, vi farà sentire parte della storia e vi lascerà senza fiato di fronte alla grandiosità del suo splendore e all’atmosfera mistica e silenziosa che pervade questo luogo.